“Il Matto” si presenta al lettore con queste parole, tratte dall’editoriale di apertura Un programma: “usando della satira di Giovenale, di Heine, di Parini, del Giusti, sferzeremo inesorabilmente quante brutture ci si presenteranno innanzi toccando senza riguardo tutti i rami delle pubbliche amministrazioni, tutti i vizi privati, le inique tendenze, i barbari sistemi”.