Nell’editoriale di apertura il direttore Cesare Lando illustra ai lettori le finalità del bollettino, “richiesto dalla grandissima maggioranza degli iscritti delle sezioni e che si rendeva indispensabile per unire alla nostra falange i rurali non ancora aderenti, per far conoscere loro l’opera nostra, modesta ma diuturna, per dare maggiore forza ed unità di indirizzo alle Sezioni provinciali”. Il secondo numero, che esce in ritardo sui tempi programmati, si compone del verbale della riunione delle presidenze rurali del veneto tenutasi a Mestre il 18 dicembre 1921, di una sezione dedicata alle leggi e alle tariffe, della pubblicazione di una serie di lettere ufficiali sui problemi della categoria e di alcune cronache provinciali venete relative alle varie sezioni dei farmacisti rurali.