Vita periodico
1955-1956
Titolo
Il gatto a nove code
Sottotitolo
Periodico studentesco veneziano [da I, n. 2 (I decade di novembre 1955)] Periodico Studentesco Veneto [da IV, n.s., n. 1] Periodico Studentesco Triveneto
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Stab. Zinco-Tipografico S. Marco [da IV, n.s., n. 1] Tip. Commerciale
Sede
Direzione, redazione e amministrazione: presso il Convitto Nazionale Marco Foscarini [da IV, n.s., n. 1] Direzione, redazione e amministrazione: presso Bruno Diconi, via Milano 25 A, Mestre
Numero pagine
Varie (16 o 20)
Formato
31,5x21,5
Prezzo
£. 60 [da I, n. 2 (I decade di novembre 1955)] £. 50 [da IV, n.s., n. 1] £. 60
Periodicità
Mensile (irregolare)
Cronache locali
Si
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttori: Alvise Battain (per il “Marco Foscarini”), Alberto Colussi (per il “Paolo Sarpi”), Silvio Zanus (per il “Liceo Scientifico”), Virgilio Zernitz (per il “Marco Polo”); direttore responsabile: Francesca Barel [da IV, n.s., n. 1] Direttore responsabile: Bruno Diconi
Organi redazionali
Redattori capo: Gianfranco Torcellan (“M. Foscarini”), Alberto Miele (“M. Polo”) [da IV, n.s., n. 1] Redattore: Bruno Diconi
Firme e collaboratori
Alberto Colussi, Alberto Miele, Virgilio Zernitz, Arrigo Battistini, Titty Rossi, Enrico Crescenti, Lino Zucchetta, Gianfranco Torcellan, Mario D’Avino, Lallo Padoan, Silvio Zanus, Gianni Ossena, Carlo Benedet, Piero Bernardi, Raoul Burigana, Brichi Coletti, Agostino Nobile, Cristiano Gasparetto, Nane Paladini, Umberto Vasta, Antonietto Corso, Antonietta Serena, Paolo Farinati, Carlo Corvaja, G. Dolfin, Gian Campi, E. Andreotti-Loria, Concetto Voltolina, Bruno Diconi, Luciano Francalanci, Nippigra, Marisa De Carli, Antonio Soccol, Luca Colonna, Vittorio Fioravanti, Alberto Di Graci, Toni Contini, C. Carlo Griffon, Renato Farnè, Gianni Mengarelli, Fulvio Ferrieri, Sandro Briosi, Alessandro Grafini
Profilo storico editoriale
“E’ nato un giornale. Non è una novità direte voi, l’anno scorso c’erano già giornali, ma qui è il punto. C’erano giornali magari anche ben fatti ma nati per la nostra voglia di darci da fare, senza uno scopo ben determinato e se c’era, l’unica intenzione era quella di divertire. Non possiamo certo rinnegare questa prima fatica e passarla dopo un anno nel reparto delle esperienze fallite. E’ stata attraverso quella esperienza che siamo giunti alla costituzione di «un» giornale, uno solo per tutti gli studenti e dovete ammettere che è già un passo avanti. (…) Noi, producendo a ritmo continuato giornaletti e di scuola e di sezione e qualche volta unicamente di classe, si cadeva in un esibizionismo evidente, si gareggiava, si battagliava e si disgregava infine l’ambiente studentesco che noi stessi dovevamo come prima cosa fondere e amalgamare. Quando un giornale viene letto dalle venticinque o trenta persone che costituiscono una classe o dalle duecento che costituiscono una scuola non può in nessun modo essere autosufficiente e la diffusione, per ovvie ragioni senz’altro limitata, non è da ricercarsi che nel campanilismo che il giornale sfrutta. Impaginando e stampando questo giornale ne abbiamo compreso anche completamente lo scopo: troverete in esso attraverso gli articoli di studenti di ogni scuola veneziana lo spirito di emulazione e la presa in giro cordiale, ma non troverete invece l’acredine e l’accesa rivalità tra scuola e scuola. Perciò in un giornale come il nostro, che è per definizione di tutti gli studenti, chiediamo una piena e interessata collaborazione da parte di tutti coloro che vedranno nel «Gatto a nove code» la voce ufficiale della gioventù studentesca veneziana”, A. Colussi, La solita presentazione, I, n. 1 (I decade di ottobre 1955), p. 2.
Al suo interno sono pubblicati articoli di attualità (come l’educazione sessuale), cultura, arte, cinema, sport, racconti, recensioni di testi scolastici, disegni, cronache studentesche e profili di scuole veneziane. Dal secondo numero il periodico si propone di rivolgersi agli studenti dell’intera regione e compaiono anche due redattori, uno per Treviso (Mario Scarpa), uno per Vittorio Veneto (Sergio Zorzi) e un consigliere di redazione (Umberto Vasta). Nel n. 4 (II decade di dicembre 1955) è pubblicata un’intervista ai proff. Alberto Semi, Mario Prevedello, Agostino Zanon Dal Bo sul tema I problemi della scuola. L’editoriale Carte in tavola di Alvise Battain, pubblicato sul n. 1 (II decade di gennaio 1956), è una replica alle critiche di coloro che hanno accusato il periodico di essere “sciocco e poco consistente”. Sul n. 2 (I decade di marzo 1956) Alberto Colussi e Virgilio Zernitz si congedano dai lettori ricordando che i redattori “hanno fatto a Venezia, dove esistono 2500 studenti, un giornale che stampa e vende 1500 copie. Senza l’aiuto di nessuno. Noi non abbiamo avuto sovvenzioni e neanche semplici appoggi. Noi ci siamo messi a fare il giornale nell’indifferenza generale, spesso ostacolati, accusati, amareggiati”. Con la ripresa della nuova serie delle pubblicazioni il periodico, pur rivolgendosi sempre ad un pubblico studentesco, acquista una diversa fisionomia editoriale con maggiori approfondimenti e articolandosi in diverse rubriche: Sport, Cinema, Scienza per tutti, Taccuino musicale, Moda, Medicina.
Supplementi
Supplemento al II, n. 1 (I decade di febbraio 1956), £. 10 (con la notizia di una festa studentesca)
Annotazioni
Nel frontespizio il sottotitolo muta in “Rivista Studentesca Veneziana”.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
PER. G. 217.1
Consistenza
I, n. 1 (I decade di ottobre 1955) – II, n. 2 (I decade di marzo 1956); IV, n.s., n. 1 [senza indicazione di data]
Conservazione
Buona
Compilatore