Vita periodico
1949-1955
Titolo
Bollettino forense
Sottotitolo
Organo dell’Associazione forense veneta
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Arti grafiche delle Venezie [da I, n. 6-7 (novembre-dicembre 1949) Ommassini & Pascon [da II, n. 1 (gennaio 1950)] Industrie Poligrafiche Venete [da II, n. 11-12 (novembre-dicembre 1950)] In. Gr. Ed. [da V, n.1-2 (gennaio-febbraio 1953)] In. Gr. Garzia [da VII, n. 1-6 (gennaio-giugno 1955)] Ind. Poligrafiche Venete
Sede
Redazione: presso lo studio dell’avv. Pratilli, calle degli Avvocati n. 3912
Numero pagine
Varie (da 4 a 12)
Formato
32x22
Prezzo
£. 30 (per i soci), £. 50 per gli altri, a.a. £. 300 (per i soci), £. 500 per i non soci [da III, n. 1-2 (gennaio-febbraio 1951)] Gratuito per i soci, £. 100 per i non soci, a.a. £. 450, a. sost. £. 1.000 [da IV, n. 10-11 (ottobre-novembre 1952) £. 150 [da V, n. 1-2 (gennaio-febbraio 1953)] numero semplice 100, doppio 150 (sempre per i non soci), a.a. £. 500
Periodicità
Mensile
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttori: avv. prof. Gustavo Sarfatti, avv. Giovanna Pratilli; condirettore responsabile: Gustavo Sarfatti
Firme e collaboratori
Giovanni Zironda, avv. prof. Gustavo Sarfatti, avv. Giovanna Pratilli, avv. Giuseppe Stratta, avv. Pietro Angelini, avv. Guido Cossu, avv. Gino Bassi, Antonio Marossi, Saverio Basciano, avv. Aurelio Candian, Raffaello Levi, Giovanni Gradenigo, Cesare Carnili, Ruggero Gherbaz, Emanuele Battain, Costantino Masotti, Virgilio Perulli, Elio Grisetti, A. Bardella, avv. Italo Virotta
Profilo storico editoriale
“La «Forense» torna ad essere la Veneta Forense come la pensammo nel 1921 e come la abbiamo voluta allora fino a che il sindacalismo fascista ci fece scomparire. Così questa nostra modesta voce parla oggi non solo ai colleghi di Venezia, ma a tutti i colleghi veneti. Tratteremo qui e faremo valere qui i nostri interessi di categoria che sono sempre gli interessi della giustizia, per una sua amministrazione rapida e, in quanto possibile, perfetta. Perfezione che si potrà raggiungere attraverso l’elevamento della morale della nostra classe (con severo ostracismo ai pochi indegni), e mediante il più energico impulso diretto ad ottenere una legislazione che snellisca il processo civile riordinando assieme definitivamente la materia, eliminando tante giurisdizioni particolari, inutile bardatura di passati regimi, e dando infine al Paese un procedimento penale quale conviene a un popolo rinato a libertà. Segnaleremo poi i bisogni dei vari uffici giudiziari della regione: ausilio e sprone ai nostri magistrati e a tutti i funzionari. Questioni generali e situazioni locali saranno qui trattate: e chiederemo a tutti i colleghi di tutto il Veneto la loro collaborazione. Questo è il nostro programma: e facciamo una sola promessa, che è quella di fare del nostro meglio: e più saremo aiutati e meglio potremo fare. Ai magistrati tutti e ai consigli degli ordini forense, che sempre trattarono la nostra Associazione con amichevole deferenza e con dichiarata simpatia, mandiamo il nostro fiducioso saluto e nel nome dei colleghi veneziani e veneti diamo il via a questa nostra opera con la gioia di aver creato infine per loro questa voce libera”, G. Zironda, [Presentazione], I, n. 1 (giugno 1949).
Il bollettino si propone di sensibilizzare l’ambiente dell’avvocatura e informare sulla vita forense (con disposizioni attinenti alla professione, segnalazioni e recensioni bibliografiche), prestando una notevole attenzione al dibattito sulle riforme giurisdizionali e sulle vicende di categoria (come l’apertura o meno dell’albo o il funzionamento della cassa nazionale di previdenza). In più di un’occasione la rivista polemizza con alcune decisioni dei vertici del ministero della Giustizia, cfr. ad esempio G. Zironda, La tragedia della giustizia, II, n. 5-6 (maggio-giugno 1950). Nel febbraio 1950 viene pubblicato un n. 1 bis con la tariffa degli onorari e delle indennità a favore degli avvocati e procuratori a termini della legge 3 agosto 1949 n. 536. La rubrica Vita forense (pubblicata saltuariamente) informa sull’attività degli ordini delle province. L’editoriale Dopo le ferie, III, n. 6-7-8-9 (luglio-ottobre 1951) di Gustavo Sarfatti, sottolinea lo scarso interesse degli ambienti forensi nei confronti del giornale e dell’Associazione Forense Veneta. Nel 1955 dopo “alcuni mesi di silenzio” il bollettino riprende le sue pubblicazioni ribadendo che il “il primo e più gradito nostro compito è quello di mantenere e rafforzare i rapporti di solidarietà con tutti i colleghi, mettendo in evidenza e discutendo i problemi che ci interessano di più”.
Annotazioni
Il n. 6-7 (novembre-dicembre 1949) è in doppia copia.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
Giorn. 160
Consistenza
I, n. 1 (giugno 1949) – III, n. 6-7-8-9 (luglio-ottobre 1951); IV, n. 1 (gennaio 1952) – IV, n. 3-4 (marzo aprile 1952); IV, n. 6 (giugno 1952) – IV, n. 10-11 (ottobre-novembre 1952); V, n. 1-2 (gennaio-febbraio 1953) – VI, n. 3-4-5 (marzo-aprile-maggio 1954); VII, n. 1-6 (gennaio-giugno 1955) – VII, n. 7-9 (luglio-agosto-settembre 1955)
Conservazione
Buona
Compilatore
Parole chiave