Vita periodico
1955-1966
Titolo
Bongiorno
Luogo di pubblicazione
Venezia-Mestre
Tipografia - Casa editrice
Litotipografia Vianelli, Mestre [da I, n. 29 (3 settembre 1955)] Editoriale E. Vianelli, Mestre [da I, n. 31 (17 settembre 1955)] Arti Grafiche E. Vianelli, Mestre [da VIII, n. 48 (1 dicembre 1962)] La Poligrafica (già Vianelli) [da IX, n. 13 (7 settembre 1963)] Editore: Illjo Pen (La Poligrafica) [da XV, n. 5 (15 maggio 1965)] Tipografia Serenissima
Sede
Redazione e amministrazione: via Giustizia 5/7, Mestre [da XV, n. 5 (15 maggio 1965)] Redazione e amministrazione: SS. Apostoli 4468/a
Numero pagine
4 (qualche volta 2)
Formato
32x22 [II, n. 84 (22 settembre 1956)] 43x31,5 [da VI, n. 1 (10 gennaio 1960)] 57,5x42,5 [da VI, n. 3 (10 marzo 1960)] 44x31,5 [da IX, n. 2 (1963)] 49,5x34,5 [da IX, n. 13 (7 settembre 1963)] 50x35 [da XV, n. 5 (15 maggio 1965)] 43,7x32
Prezzo
Cent. 10 [da I, n. 10 (23 aprile 1955)] £. 1, “ma per il momento viene distribuito gratuitamente”
Periodicità
Settimanale [VI, n. 1 (10 gennaio 1960)] Mensile [da VI, n. 7 (2 luglio 1960)] Settimanale
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore responsabile: S. Peteani [da I, n. 7 (2 aprile 1955)] Direttore responsabile: Giorgio Stefanutti [da II, n. 52 (11 febbraio 1956)] Direttore responsabile: Clemente Scattareggia [da II, n. 53 (18 febbraio 1956)] Direttore responsabile: Giorgio Stefanutti [da II, n. 55 (3 marzo 1956)] Direttore responsabile: Clemente Scattareggia [da II, n. 57 (17 marzo 1956)] Direttore responsabile: Giorgio Stefanutti [da III, n. 113 (13 aprile 1957)] Direttore responsabile: Giorgio Stefanutti; direttore di redazione: Bruno Parolari [da VIII, n. 31 (4 agosto 1962)] Direttore responsabile: Giorgio Stefanutti [da XV, n. 5 (15 maggio 1965)] Direttore responsabile: Italo Grandesso
Firme e collaboratori
B.L., Giovanni Richepin, Vezzi Mal, Umus, M.R., Unio Trabujo, G.B. Isa Ravaioli, Donato Rosato, Eddo Galassi, Gi. Bi., Isotta Malatesta, A. Renzi, C. Marcellini, Humus, Urania, S. Barbasetti di Prun, F. Sinagra, Franco Colletta, Silvio Caratelli, Cassandra, Manara Valgimigli (?), Narciso Quintavalle, Giuseppe Janne, Tom Payne, Cosimo Russo, Renato Desidery, Alessandro Bazzoni, L. Malvezzi, Elio Mainenti, Bruno Tosi, Antonio Ghirelli, Gino Spinelli de’ Santelena, Benedetto Brugioni, Mario Orsoni, Gianluigi Brasile, Vincenzo Savarese, Francesco Brasile, Giorgio Santocanale, Giovanni Briggi, Fernando Luciani, Hilde Mammarella, Fiore Moresco, Nicola Dessy, Dino Provenzal, Dino Catenato, Beniamino Cortese, Rita Medici, G. Chidi, Carlo Martini, Herbert Couvier, Guido Ruperti, David Dietz, Silvio Zavatti, Giancarlo Zizola, Gino Creazzi, G. Malvezzi, Rocco Rito, Fosco Del Mare, Gerino Angelini, Amedeo Rizzardi, Lalla Tagliaferri, Mario Abis, Marcello Coppetti, Mario Panigatti, Mario Moscardino Nino Lombardi, Orbis, Michel Sandras, Gaetano Consolo, Pietro Borgia, Arturo Scotti, Federico Perinetti, Mirella Zardini, Fabio Campolongo, Virgilio Guidi, Gianni Angelini, Bruno Parolari, Vanno Carisi, Flavio Bertelli, Vittorio Tonicello, Marcello Bertola, A. Salvini, Alfio Mangiameli, Eddo Galassi, Romano Maccario, Rossana Guarnieri, Vezzimal, Boris Giannaccini, Radames Dori, Rinaldo De Benedetti, Ardiano Ravegnani, Dante Bigoni Lardel, Aldo Vittorio Rossi, Domenico Baessato, Giuseppe Binelli, Armando Troni, Giuseppe Silvestri, Alessio Mezzina, Nora Finzi, Grazia Livi, Gustavo M. Stefanelli, Vittorio Nenzioni,Maria Luisa Sacco, Giorgio Giuseppe Ravasini, Ilda Ferraresi Zanoletti, Laura Gemin, Germana Venatori, Ulrico Vazzoler, Giovanni Cappuzzo, Raffaele Losavio, Franco Gigli, Matteo Bandello, Ceza, Franco Cappelletto, Franco Sacchetti, Giuseppe M. Bearzi, Tommaso Guardati, Amedeo Zucchetta, Antonio Faedo, Luigi Bruno, Angela Jane Annessa, P. Oilets, Paolo Maggio, Mario Vardanega, Franco Spada, Carlo Lotti, Martino Monti, Giuseppe Pironti, Massimo Maggiorani, Rino Tiezzi, Marino Monti, Cesare Zangirolami, Franco Cocchi, Gisella Sanna, Girino, Bruno Calimani, Mirella Ottolenghi, Ezio Galvan, Sabino D’Acunto, Lillo Spadini, Il Raffio, Maurizio Dekobra, Renato Bizet, Sandro Sandrelli, Miky Meneghel, Ugo Milelli, E. Spina Barelli, Anna Maria Tardela, Andreina Belardinelli, U. Peghini, Rocco Rullo, Vincenzo Staltari
Profilo storico editoriale
“Se un amico vi dicesse: «Bongiorno» voi rispondereste con un altro bongiorno. Così noi speriamo in questo vostro saluto e vi ringraziamo. Poi aggiungiamo; siamo piccoli, cresceremo, ma in compenso, nell’attesa di crescere vi possiamo garantire che siamo molto letti perché del nostro «BONGIORNO» si stampano parecchie migliaia di copie e quello che più conta le distribuiamo gratuitamente, per mezzo postale, direttamente ai nostri lettori anche se abbiamo messo sotto la nostra testata costa cent. 10 perché un «Bongiorno» non si è mai comperato. (…) Questo foglietto vuol portare nelle vostre case qualcosa di semplice e di buono, non parleremo mai di alcun delitto, neppure di politica e di nessun scandalo, ma vi racconteremo come si può cucinare un pollo, come ci si comporta in società, tra le persone per bene. Agli sportivi daremo le partite della domenica e la schedina del totocalcio con la speranza di poterla indovinare qualche volta e farci così ringraziare coloro che l’avranno giocata. Per le fanciulle innamorate, la novelletta e perché nò un romanzetto a puntate. E poi ancora barzellette, raccontini, le farmacie di turno, il programma dei cinema, i telefoni utili; ecc. ecc.. Bongiorno a voi lettori, un bongiorno sincero che vuol essere un bon augurio per tutta la settimana”, cfr. Bongiorno, I, n. 1 (19 febbraio 1955).
Inizialmente lo spazio maggiore viene dedicato all’intrattenimento pubblicando racconti, barzellette (nella rubrica Ghiottonerie umoristiche), curiosità storiche veneziane, oroscopo, ricette di cucina, aneddoti, suggerimenti cinematografici, “condensati” di romanzi famosi, consigli per la casa e per la donna. Nel n. 11 (30 aprile 1955) dopo il cambio alla direzione l’editoriale Programma specifica l’indirizzo e gli scopi del giornale sottolineando che per la pubblicazione “la politica, o la cronaca politica è cosa di secondaria importanza”, inoltre “noi facciamo una politica sola: Italia! Noi vogliamo che la nostra Patria possa diventare sempre più prospera, ricca e che le vie marittime e terrestri possano ritornare a portare nel mondo ciò che gli italiani sanno creare con il loro lavoro”; sul tema della patria il giornale ritornerà più volte, ad esempio la poesia di Humes La mia patria, pubblicata sul n. 37 (29 ottobre 1955). Da questo momento oltre allo svago e al tempo libero iniziano a essere pubblicati articoli di più ampio spessore e su diversi temi (archeologia, storia di Venezia, curiosità veneziane), attualità (anche cittadina), costume (televisione), turismo, geografia, brevi romanzi, “microcommedie”. Dal n. 27 (20 agosto 1955) al n. 40 (19 novembre 1955) pubblica, per concessione dell’editore Marangoni di Milano, il racconto storico a puntate L’incrociatore corsaro incentrato su un episodio della I guerra mondiale. La pubblicazione di novelle e racconti a puntate e non (generalmente in prima pagina) resterà una caratteristica del giornale fino al termine della sua pubblicazione. Alcuni interventi si schierano contro la bestemmia e il turpiloquio. “Con questo numero, a due colori in formato più grande, il nostro «Bongiorno» saluta e ringrazia i suoi lettori che hanno accolto questo giornaletto sin dalla sua nascita con parole soddisfacenti. Per questo il nostro «Bongiorno» continua la sua gratuita distribuzione non solo, ma cercando pure di dare ai suoi affezionati lettori, che si annotano ormai a migliaia, una prosa più confacente dal tempo. Il giornale non riporterà più articoli di uso casalingo, come si curano le ferite o come si fa la zuppa inglese per esempio, ma articoli, scritti esclusivamente per il Bongiorno. Vi saranno le colonne per la cronaca cittadina, qualche corrispondenza dall’estero, rubriche varie ed una posta con i lettori sul modo e sul sistema di arredare la casa ed altri piccoli e grandi problemi della nostra vita quotidiana, che avvicineranno sempre più questo nostro foglio al lettore, creando un ponte di comprensione e amicizia. Questo è il nostro intendimento, sviluppare quei problemi che sono la base della nostra vita, tralasciando completamente, e lo diciamo per un senso di dovere e di rispetto alle nostre linee programmatiche, la politica. Di questa il giornale non sa che farsene”, Bongiorno, Sviluppi, II, n. 84 (22 settembre 1956)
In effetti si avverte una trasformazione dell’impostazione editoriale, con più attenzione alle questioni nazionali e internazionali. L’editoriale di David Dietz, L’energia atomica per la pace nel mondo, II, n. 93 (24 novembre 1956), commenta molto favorevolmente l’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici. Pur dichiarandosi “apolitico” il giornale, tuttavia, in più di una occasione esprime un chiaro orientamento politico si veda, ad esempio, Giancarlo Zizola, Un saluto ai martiri di Budapest, II, n. 95 (8 dicembre 1956), tutto permeato in chiave anticomunista e antimarxista; altri interventi si caratterizzano per la tutela dei valori tradizionali cattolico, ad esempio A.V., Ecco gli scout, III, n. 19 (18 maggio 1957). Il n. 35 (15 settembre 1957) è un fascicolo straordinario offerto dal Mobilificio Sergio Bon, in occasione della partita casalinga del Venezia anche il n. 40 (5 ottobre 1957) e altri numeri. L’avviso Il nuovo programma pubblicato sul n. 49 (14 dicembre 1956) ricorda che la pubblicazione modificherà la sua linea editoriale, vi saranno nuove rubriche destinate ad un pubblico femminile (ricettari di cucina, suggerimenti per l’arredamento, notizie di moda), poi sarà pubblicata una storia di Venezia dalle origini ad oggi, due colonne saranno dedicate alla cronaca cittadina ed infine continueranno le consuete notizie comprendenti “fatterelli di cronaca, varietà, barzellette, passatempi”; In effetti aumenta l’attenzione soprattutto su curiosità, toponomastica, chiese veneziane a cura di Ceza, non vi saranno però le annunciate rubriche femminili. L’editoriale Apertura, VI, n. 1 (10 gennaio 1960), ricorda ancora che “questo nuovo nostro formato sarà diverso dal contenuto di ciò che abbiamo fino ad oggi. Esso sarà corredato da articoli vari e di interesse locale, e qualche volta quando si potrà avere un po’ di spazio, scivoleremo pure in qualche critica politica circa l’attuale sistema di vita. Desideriamo essere un giornale moderno; protezionismo della gioventù del nostro tempo con la quale esprimiamo il nostro desiderio di voler collaborare”. Nel corso del 1962 e del 1963 si moltiplicano le informazioni sulle esposizioni d’arte.
Annotazioni
Il titolo della pubblicazione potrebbe richiamare il principale sponsor del periodico: il Mobilificio Sergio Bon di Venezia. Nelle note tipografico-editoriali il sottotitolo muta in “Settimanale di notizie”; nelle medesime si sottolinea che “si pubblica tutto ciò che si riceve purché non si parli di politica e non si facciano polemiche di sorta”. Il giornale si distribuisce gratuitamente, ma per chi lo volesse ricevere puntualmente ogni settimana l’a.a. costa £. 300”. Dei n. 45 (24 dicembre 1955), n. 53 (18 febbraio 1956) e n. 54 (25 febbraio 1956) si pubblicano due edizioni leggermente diverse nei contenuti e nel formato. La numerazione dei fascicoli è progressiva per anno. Del n. 113 (13 aprile 1957) esistono due diverse edizioni, inoltre con questo numero vengono segnalati dei supplementi di una pagina senza capire però la ragione del supplemento; inspiegabilmente dopo questo fascicolo la numerazione ricomincia da n. 15. Dal 1958 si interrompe la numerazione progressiva dei fascicoli che iniziano la numerazione da ogni nuova annata. Del n. 31 (4 agosto 1962) esistono due diverse versioni o edizioni. Dal maggio 1965 il periodico esce come supplemento di “Cronache Venete” [vedi scheda] a cui si riferisce il direttore responsabile.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
B. 54 (Vianello)
Consistenza
I, n. 1 (19 febbraio 1955) – I, n. 16 (4 giugno 1955); I, n. 18 (18 giugno 1955) – n. 35 (15 ottobre 1955); I, n. 37 (29 ottobre 1955) – III, n. 24 (22 giugno 1957); III, n. 27 (13 luglio 1957) – V, n. 14 (4 aprile 1959); V, n. 16 (18 aprile 1959) – V, n. 17 (25 aprile 1959); V, n. 19 (9 maggio 1959) – V, n. 50 (12 dicembre 1959); VI, n. 1 (10 gennaio 1960) – VII, n. 51 (23 dicembre 1961); VIII, n. 1 (6 gennaio 1962) – VIII, n. 20 (19 maggio 1962); VIII, n. 22 (2 giugno 1962) – VIII, n. 52 (29 dicembre 1962); IX, n. 2 (1963); IX, n. 13 (7 settembre 1963) – n. 28 [ma 25] (12 dicembre 1963; XV, n. 5 (15 maggio 1965); XV, n. 9 (20 settembre 1965); 20 gennaio 1966 – 20 maggio 1966; 5 ottobre 1966
Conservazione
Buona-mediocre
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