Favilla (La)

Vita periodico

1880

Titolo

La Favilla

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Tipografia del Tempo

Sede

Direzione e amministrazione: S. Filippo e Giacomo, corte del Rosario n. 4286

Numero pagine

4

Formato

40x29

Prezzo

Cent. 5, a.t. £. 4,50, a.s. £. 9, a.a. £. 18

Periodicità

Quotidiana

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Gerente responsabile: Alessandro Giacomini

Firme e collaboratori

Il cronista, Un contribuente, Vittorio Salmini

Profilo storico editoriale

“Non si spaventino i lettori; non vogliamo spifferar loro uno dei soliti programmi politici. Dio ce n’è guardi! La salute dei nostri lettori ci è troppo cara e preziosa. (…) Non vogliamo sciupare il nostro tempo a commentare le evoluzioni e le trasformazioni parlamentari – ad analizzare e classificare i gruppi, i sottogruppi e le frazioni della Camera. Né meno ci occuperemo a rimpolpare con sapienza di cuochi politici, i pasticci internazionali di questa vecchia e febbricitante Europa. Pertanto, ci presentiamo senz’altro con quattro parole alla carlona, tanto perché tutti capiscano subito chi siamo e che cosa vogliamo. E’ presto detto. La Favilla non mira che ad offrire una lettura quotidiana amena, gradevole e variata. Delle grandi questioni del giorno, toccheremo soltanto quelle che veramente e davvicino interessano il pubblico; e ne diremo il nostro parere, senza pretesa di sdottoreggiare, giovandoci più che potremo della sola scorta – che è la migliore – della logica, del buon senso, e un pochino anche del buon umore. A noi pare che, occuparsi dei fatti di casa nostra più che di quelli di casa altrui, conversare amichevolmente coi lettori senza imporre loro teoremi metafisico-politici, sia il mezzo migliore per intendersi subito e subito andar d’accordo. La Favilla quindi si fermerà a preferenza sulle nostre questioni venete e cittadine, e getterà i suoi sprazzi di luce in certe oscurità misteriose di molte delle nostre amministrazioni; e da questa parte, pur dicendo il fatto suo ognuno con garbo e cortesia, la Favilla parlerà senza reticenze e farà cariche a fondo. Qualcuno probabilmente ne resterà scottato; ma ci vorrà pazienza e pigliarsela con spirito e rassegnazione!”, La Favilla, I, n. 1 (2 maggio 1880).La prima pagina del giornale, emanazione de “Il Tempo” di Roberto Galli, viene dedicata al fatto del giorno (come l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele) o all’approfondimento politico (sempre illustrato da una vignetta o caricatura), la seconda e la terza invece affrontano diversi temi e argomenti (politica, cronaca e attualità, cultura, varietà, spettacoli), la quarta è riservata alla pubblicità. Nella rubrica Galleria vengono tratteggiati profili di alcuni veneziani illustri (come Giacinto Gallina). Il giornale si fa anche promotore di inchieste sui problemi economico-sociali cittadini, come l’ospedale e la scolarità. Sul n. 6 (7 maggio 1880) l’articolo Le donne elettrici, si sofferma con toni satirici (ma sostanzialmente negativi) sulla possibilità di concedere il voto alle donne. L’editoriale Fisiologia politica, I, n. 10 (11 maggio 1880), esprime una posizione critica nei confronti della classe dirigente, e più in generale, della informazione politica a mezzo stampa “ma il paese vero, il paese che suda, che lavora, che pensa e studia,…. oh quel paese cari signori,…. prima di tutto non dedica molto tempo alla lettura dei giornali; e poi non si lascia commuovere dalle parole rimbombanti, ma crede soltanto ai fatti utili e benefici alla popolazione. I giornali seri, professano un certo disprezzo misto di compassione, per chi non si appassiona alle loro questioni di lana caprina. Hanno ragione. La questione della ricostituzione del partito, a sinistra, è senza dubbio una grande questione. La necessità di rinforzare l’opposizione, a destra, è certamente, una necessità inevitabile. Ma, i contribuenti, vedete, preferiscono senza dubbio, a questioni così alte, la risoluzione di altre più basse, come sarebbero l’abolizione di qualche imposta, lo sviluppo del commercio, dell’industria, ecc…”; anche l’intervento Questione… omnibus, n. 11 (12 maggio 1880) è particolarmente critico verso i parlamentari. Nel n. 14 (15 maggio 1880), in vista delle imminenti elezioni l’editoriale Dies Irae, esprime bene la posizione del giornale:  “Quel che preme sopratutto è che alla nuova Camera, non si creda più che il paese, che la nazione, che l’Italia, infine, sia tutta in dieci o quindici uomini, fra destra e sinistra. Preme, sopratutto, che si faccia meno politica e più amministrazione. Buona amministrazione; ecco il nostro bisogno. E finora ci han dato della cattiva politica…. E con questa non si compera né pane né polenta…. né si vestono panni… quando le tasse ci succhiano quattrini da tutti i pori! Ecco il memento della Favilla agli elettori. C’è poca poesia, è vero: non si parla né di grandi principi, né di grandi idee, ed altre simili frasi sonore dalle quali non si cava mai nessun costrutti. In compenso c’è molta prosa…. di quella prosa pratica, positiva, della quale si mangia e si vive!”. Sul n. 15 (16 maggio 1880) si sviluppa una polemica con il periodico “Il Rinnovamento”. L’editoriale Come prima?!, pubblicato sul n. 18 (19 maggio 1880), è un amaro commento sui risultati elettorali e la sostanziale continuità della classe dirigente (“avremo la Camera come prima; con le stesse personalità ambiziose, con le stesse divisioni personali, con tutti gli identici gruppi, gruppetti e frazioni che fiorivano anche prima nelle sale di Montecitorio!”).

Annotazioni

Un rapporto sullo “spirito pubblico” redatto dal prefetto di Venezia nel 1880 sottolineava che “la Favilla, foglio con pretesa d’essere umoristico ma riuscito piuttosto satirico, spiacque al pubblico che l’osteggiò con l’astensione dalla lettura, cosicché dopo pochi numeri cessò dalle pubblicazioni”; nel rapporto si ricordava Roberto Galli quale direttore e proprietario, Isidoro Antonaz, Vincenzo Manzini, Enrico Villanova quali collaboratori, 500 il numero delle copie vendute, il rapporto e le notizie sono pubblicate nella tesi di laurea di U. Zane, La Venezia di Carlo Pisani, Università degli Studi di Padova, Facoltà di Scienze Politiche, Relatore M. Isnenghi, a.a. 1986-1987, pp. 64-65.

Reperibilità

Biblioteca Querini Stampalia

Collocazione

Per. E 32

Consistenza

I, n. 1 (2 maggio 1880) – I, n. 35 (6 giugno 1880)

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

Ente per la storia del socialismo e del movimento operaio italiano, Bibliografia del socialismo e del movimento operaio italiano, vol. I Periodici, t. I Periodici tratti dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Firenze, Roma-Torino, Edizioni E.S.M.O.I., 1956, p. 318.

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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