Fronte unico/Assicurazioni Generali Venezia

Vita periodico

1946-1953

Titolo

Fronte unico/Assicurazioni Generali Venezia [da IV, n. 5 (maggio 1949)] Fronte unico

Sottotitolo

[da IV, n. 5 (maggio 1949)] Periodico del personale delle “Assicurazioni Generali”

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Tip. I.P.V. [da IV, n. 5 (maggio 1949)] Tip. Edit. “S. Marco” [da VII (luglio 1952)] Stab. Zinco-Tip. S. Marco

Sede

[da IV, n. 5 (maggio 1949)] Redazione e amministrazione: Piazza San Marco 105

Numero pagine

Varie (da 2 a 8)

Formato

32x22 [da IV, n. 5 (maggio 1949)] 44,5x32 [da IV, n. 9 (settembre 1949)] 58,5x42

Prezzo

s.i.p. [da IV, n. 5 (maggio 1949)] a.a. £. 350 (per Venezia £. 250) [da V, n. 1 (gennaio 1950)] a.a. £. 600 (per Venezia £. 500)

Periodicità

Quindicinale Mensile

Cronache locali

Si

Organi direttivi

Gerente responsabile: rag. Achille Pratilli [da IV, n. 4 (gennaio-febbraio 1949)] Direttore responsabile: Nino Perissinotto [da V, 4-5-6 (aprile-maggio-giugno 1950)] Direttore responsabile: Marcello Minassian [da VII (luglio 1952)] Direttore responsabile: Ermenegildo Molin

Organi redazionali

Comitato di redazione: Altieri, Bullo, E. Molin, Stella, Tissi [da IV, n. 4 (gennaio-febbraio 1949)] Comitato di redazione: Bognolo, Crivellari, Marchesini, E. Molin, Nolli; amministrazione: rag. Amerigo Bognolo [da V, n. 3 (marzo 1950)] Comitato di redazione: Gino Finzi, Marcello Minassian, Guido Marchesini, Fulvio Monticelli (cassiere), Mario Rosati Cosma, Lidia Rossut, Guancarlo Turio [da V, n. 4-5-6 (aprile-maggio-giugno 1950)] Comitato di redazione: Commissione Interna Sindacale della Direzione Veneta [da VII (luglio 1952)] Comitato di redazione: dott. Vincenzo Busetto, Luciano Canzian, Bruno Cot, Vladimiro Dall’Osso, Fulvio Steffutti, Luigi Penzo [da VIII (febbraio 1953)] Comitato di redazione: dott. Vincenzo Busetto, Luciano Canzian, Bruno Cot

Firme e collaboratori

Giuseppe Zorzi Paresi, Mario Cosma Rosati, Camillo Nolli, Mario Romanin, Giorgio Cattaruzza, Guido Marchesini, Maroele Cancian, Romolo Vergna, Nino Perissinotto, L’Arciere, Pietro Sessego, Gino Finzi, Angelo Bisio, Ugo Betti, Fulvio Monticelli, Dino Damele, Giancarlo Turio, Marcello Minassian, Antonio M. Rolli, G. Balduccci, Ettore Mattiazzi, Vincenzo Busetto, Bruno Cot, Enzo Fungher

Profilo storico editoriale

Il periodico si interessa prevalentemente di argomenti sindacali (accordi, contratti, pensioni) e della vita interna aziendale. L‘editoriale di  A.P., Restiamo uniti, III, n. 20 (16 ottobre 1948), è un invito a vedere nell’organizzazione sindacale unitaria l’unica via da seguire, “si è verificato ed aggravato in questi ultimi tempi un vero e proprio disorientamento, che ha fatto perdere di vista la meta. Si è fatto credere che solo con la formazione di sindacati unici, indipendenti, apolitici, apartitici, liberi, si sarebbe potuto riprendere l’attività utile e progressiva dei lavoratori, e molti, in buona fede, vi hanno creduto, vedendo ormai immischiata la politica anche nei problemi di esclusivo carattere sindacale, od in quelli di semplice portata organizzativa. (…) Nella nostra famiglia si è ora accesa la discordia; ma, se si vuole che la pace ritorni, è necessario lasciarsi condurre sulla via migliore per raggiungerla. (…) Ognuno scelga, ognuno mediti e rifletta. Quanto sta avvenendo ora per i nostri più imperiosi ed urgenti problemi è già un indice della nostra disunione, è un avvertimento di quello che potrebbe avvenire in seguito. Dirigenti, funzionari, impiegati, tutte le categorie di lavoratori sono messe sullo stesso piano di constatazione: per esse non v’è a da fare in questo momento. Contratti nazionali, accordi economici, adeguamenti, inquadramenti, tabelle, rivalutazioni; previdenza; assistenza malattie; pensionati e pensionandi: tutto è lì fermo al piede a testimoniare la negata volontà delle Imprese di risolvere il problema del lavoro in forme pacifiche, la gretta visione ed il travisamento della odierna situazione sociale ed economica, financo la speculazione del differimento di soluzioni imposte dalla equità e dalla consuetudine, col disprezzo e l’abbandono delle vecchie tradizioni, con la derisione di coloro che queste tradizioni crearono e seguirono, e che lasciarono, di essi medesimi, traccia imperitura e benedetta”. Nello stesso numero un comunicato avverte il pubblico che il direttore responsabile ha rassegnato le sue dimissioni che, in segno di solidarietà, saranno condivise anche dal comitato di redazione (comunicate nel numero successivo). L’editoriale Saluto, pubblicato sul n. 4 (gennaio-febbraio 1949), avvisa i lettori che il periodico riprende le sue pubblicazioni, ricordando la figura di Pratilli “l’ideatore, il fondatore e il generoso animatore del giornale”; nuova Commissione interna della Direzione Veneta (Salvatore Altieri, Ermenegildo Molin, Camillo Nolli, Eugenia Zorat, Gino Finzi, Guglielmo Miazzo, Giuseppe Springolo). Dal n. 5 (maggio 1949) il periodico acquista una fisionomia editoriale più robusta e completa pubblicando articoli, contributi, approfondimenti sull’economia, l’assistenza sanitaria, questioni sindacali, in ultima pagina vi è un notiziario interno dedicato al personale (attività del Cral, onorificenze, abilitazioni, lutti, nascite, matrimoni). il n. 6 (giugno 1949) è dedicato al Fondo di Previdenza. Una forte attenzione viene riservata alle trattative tra la Filda (Federazione Italiana Lavoratori delle Assicurazioni, organizzazione uscita dalla Cgil) e l’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicurazioni) per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori delle imprese e le agitazioni nelle aziende assicuratrici, sullo sfondo inizia a delinearsi la costituzione di nuove organizzazioni sindacali. Nel tracciare il Bilancio di una breve gestione – V, n. 1 (gennaio 1950) – il direttore è costretto ad ammettere che il periodico è carente di collaboratori e i ripetuti appelli sono caduti “nel vuoto assoluto”, cosa grave perché passato l’attuale periodo di “asprezza” il giornale si dovrà sempre più trasformare per diventare “organo di informazione, di segnalazione, di studio, di critica e, soprattutto, di coesione fra tutti i dipendenti della nostra secolare Compagnia”; nel n. 2 (febbraio 1950) il direttore si congeda con un Commiato dei lettori, nello stesso fascicolo l’intervento Bilancio e bilanci di Romanin è particolarmente critico nei confronti dei risultati ottenuti. Nel corso del 1950 vengono affrontati anche temi di attualità (come la riforma della scuola), economico-finanziari, culturali, storia dell’assicurazione. Il n. 10 (ottobre 1950) è dedicato alla rottura delle trattative tra Filda e Ania con resoconti delle agitazioni dei lavoratori. Sul n. 2-3 (febbraio-marzo 1951) il giornale saluta con soddisfazione la conclusione della parte economica del 1° contratto di categoria, un entusiasmo, tuttavia, che dura poco per il successivo irrigidimento dell’Ania, cfr. Guerra di nervi, V-VI, n. 12-1 (dicembre 1950 – gennaio 1951). La pubblicazione si interrompe per un certo periodo tra il 1951 e il 1952 cfr. Ripresa, VII (luglio 1952), ma è costretto ancora a sospendere le pubblicazioni anche per la scarsa collaborazione all’interno dell’azienda cfr. Il Comitato di Redazione, Ci giustifichiamo, VIII (gennaio 1953).

Annotazioni

“Assicurazioni Generali” è sovrimpresso al titolo.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Collocazione

Bnm: PER.DDS. 172.3
BncFi: Gi.2.3029

Consistenza

Bnm: III, n. 20 (16 ottobre 1948) – III, n. 22-23 (15 novembre – 1 dicembre 1948); IV, n. 4 (gennaio-febbraio 1949) – IV, n. 7 (luglio 1949); IV, n. 9 (settembre 1949) – IV, n. 8-9 (agosto-settembre 1951); V-VI, n. 12-1 (dicembre 1950 – gennaio 1951); VII (luglio 1952); VIII (gennaio 1953) – (marzo-aprile 1953)
BncFi: I, n. 1 (gennaio 1946) – VIII (1953); lacunoso 1946; 1948-1949

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

Si veda la scheda pubblicata nel repertorio “Comunicare l’impresa”. Gli house organ e la stampa aziendale italiana nel Novecento.

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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