Vita periodico
1934
Titolo
Futuro
Sottotitolo
Periodico Mensile edito a cura dell’Organizzazione Renato Ostani (Previdenza Vita O.N.D.) dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Società Coop. Tipografica, Padova
Sede
Uffici dell’Organizzazione Renato Ostani: via Mogadiscio 12, Roma; via Boccaccio 18, Milano; campo S. Bartolomeo 5396, Venezia
Numero pagine
4
Formato
56x40
Prezzo
Omaggio gratuito
Periodicità
Mensile
Cronache locali
Si
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore responsabile: Renato Ostani; vicedirettore: Agno Berlese
Firme e collaboratori
Renato Ostani, Agno, Alberto Bertolini, Aber, Giovanni Cenzato, Dott. G.B.
Profilo storico editoriale
“Se, lanciando per tutta Italia questo nostro primo numero, che vuole essere documento e monito, diana e palestra, il cuore trema in gola e nei polsi batte più celere il sangue, ciò è dovuto soltanto alla Fede che tende il suo arco affinché la speranza venga lanciata più lontano.
Il nostro periodico, sorto col paterno autorevole appoggio dell’on. Direzione Generale dell’I.N.A., porta il suo programma nel titolo, che vuol ricordare ai dubbiosi e agli esitanti contemplativi come la figlia di Lot, guardandosi all’indietro, diventò una statua di sale.
Per delineare più precisamente il nostro programma, definiamo con severa umiltà la pur minima parte di «futuro» che la nostra fiaccola simbolica vuole illuminare (chè troppo grave e inadeguata sarebbe la pretesa di voler indicare e stenebrare ai nostri lettori, che saranno moltissimi, tutti i problemi dello avvenire).
Tale nostro programma si limita ad uno dei più importanti problemi della Previdenza del Popolo e cioè alle «Assicurazioni Popolari» con particolare riguardo alla Polizza Operaia Dopolavoro che noi osiamo chiamare «Figlia nostra» e di cui ci permettiamo di rivendicare, oltre la paternità, il laboriosissimo lancio.
Di fronte alla mole imponente di lavoro e di interessi nati con la Polizza suddetta, era necessario ed opportuno il sorgere di un periodico che, inviato a tutti gli Agenti Generali dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, a tutti i Presidenti e Segretari dei Dopolavoro Provinciali, Comunali ecc. e a tutti i Dopolavoristi entrati a far parte della nostra grande famiglia, potesse costituire un organo di rafforzamento sulle mete raggiunte, una libera palestra dalla quale, nel fertile travaglio di idee, potessero sortire altre luci per illuminare le mete da raggiungere. (…)
Ci rivolgiamo perciò, in primo luogo, a tutti gli Agenti Generali dell’I.N.A., veri Prefetti della Presidenza, e diciamo loro: Credeteci! Se il nostro orizzonte è uno solo, se uno solo è lo scopo a cui tende tutta la nostra grande famiglia, se le Assicurazioni Popolari – e, primissima fra esse, la Polizza Operaia Dopolavoro – si sono dimostrate un mezzo formidabile per diffondere la Previdenza in tutti gli strati della popolazione, se, infine, la nostra sana Organizzazione ha ottenuto, oltre che qualche giusto rilievo critico e qualche grido d’allarme, la incondizionata simpatia e il valido appoggio di almeno venti Agenzie Generali d’Italia, da Milano a Genova, da Pavia a Venezia, da Verona a Padova ecc. accettate, con tutto il nostro entusiasmo, con tutta la nostra fede, questo foglio che noi vi offriamo e che, ripetiamo, ha lo scopo di preparare e rafforzare i convincimenti alla Previdenza Popolare e che verrà spedito a migliaia di lavoratori, di rurali, di Mutilati, di militi, ecc. ecc. e dovunque una parola serena, uno scritto onesto, una sentenza cristiana potranno guadagnare alla nostra idea un’anima dubbiosa.
Ci rivolgiamo quindi ai nostri Amici dell’O.N.D., così larghi di appoggio (e così parchi di critiche!) e diciamo loro:
La nostra durissima opera deve alla meravigliosa istituzione del Regime, all’O.N.D., un formidabile aiuto a cui noi abbiamo tentato di corrispondere illustrando, nelle nostre conferenze alle masse, le grandi provvidenze che in tutti i campi sono state create dall’«Opera» stessa per loro.
Questo giornale completerà questa doverosa illustrazione e vorrà essere perciò, oltrechè un organo propagandistico della Previdenza Popolare, un piccolo notiziario ed una breve palestra dopolavoristica, aperta a tutti coloro che amano il miglioramento morale e materiale del nostro popolo.
Con questi propositi di feconda battaglia, che sono un poco i precetti dell’Italiano nuovo, licenziamo il primo numero di «FUTURO» col fervido augurio che esso serva ad alimentare la fiamma del nostro duro lavoro, a vantaggio del nostro grande Istituto, lustro, forza e decoro della nuova Italia”, R. Ostani, Avanguardie, Numero unico (28 ottobre 1934).
Come si intuisce dall’editoriale di presentazione il periodico è dedicato interamente all’attività dell’I.N.A. nel quadro della politica del regime nel campo della previdenza sociale.
Annotazioni
Una nota segnala che “spediremo gratis il giornale a tutti coloro che, avendolo trovato interessante, vorranno riceverlo ogni mese a domicilio. Basterà farne richiesta, su cartolina semplice, ai nostri uffici di Venezia Campo S. Bartolomeo, 5396”. La sola pubblicità che compare è quella delle Assicurazioni d’Italia.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Centrale Firenze; Biblioteca Nazionale Braidense - Milano; Biblioteca Estense Universitaria - Modena
Collocazione
BuMo: Per. For. N.U. 16.58
BnBmi: SCOMPL. G. 0044
BncFi: G
Consistenza
BuMo: Numero unico (28 ottobre 1934)
Bnb: II (1935) lac
BncFi: I (1934) – II (1935), lacunosi 1934-1935
Conservazione
Ottima (BuMo)
Compilatore
Parole chiave