Vita periodico
1922-1923
Titolo
Gazzettino del Popolo
Sottotitolo
Giornale Settimanale di Polemica e di Cronaca
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Stab. Tip. U. Da Re e C
Sede
Amministrazione e pubblicità: calle Bosello 3695, riva degli Schiavoni alla Pietà
Numero pagine
4
Formato
50,5x34,5
Prezzo
Cent. 20
Periodicità
Settimanale
Cronache locali
Si
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore responsabile: Umberto Da Re
Firme e collaboratori
Umberto Da Re, E.T., Bepi mio, Bertoldo, Rafa [Raffaello Michieli]
Profilo storico editoriale
“La ragione della nostra uscita al pubblico sta nel desiderio che abbiamo di opporci, con le nostre modeste forze, ad uno stato di cose pericoloso. Lo scopo della nostra uscita sta nel tentare di far argine al dilagare di sistemi giornalistici che non vanno e che costituiscono un grave pericolo per l’educazione del popolo. Esce a Venezia – ed ha fruttato, e frutta, fior di quattrini al suo padrone – un giornale «Il Gazzettino» che – gabellandosi per giornale popolare, è tutto fuorché tale. Per di più questo giornale ha il grave torto di non aver mai assunto in nessuna occasione e per nessuna ragione una linea di condotta. (…). Or, come questa fortuna è immeritata ed è stata costruita con il sacrificio di chi servì paron Talamini, ed è stata fatta per di più ai danni dell’educazione civile delle masse, noi vogliamo tentare – e speriamo arrivarci – di mostrare tutto il male che Talamini e il «Gazzettino» hanno fatto nell’ambiente nostro e di arginare – facendo conoscere l’uomo e i suoi sistemi – il fenomeno Gazzettino. Riusciremo? Non sappiamo”, Perché pubblichiamo questo giornale?, I, n. 1 (22 maggio 1922).
La campagna contro “Il Gazzettino” continuerà soprattutto nella prima fase di vita del giornale, e testimonia di toni aspri e spesso personali del direttore responsabile, Umberto Da Re, ex redattore del Gazzettino, il quale firma i due successivi editoriali (pubblicati sui nn. 5 e 6) su questo tema, intitolati rispettivamente Fenomeno pericoloso e Chi siamo cosa vogliamo. Il giornale si occupa soprattutto di vicende di cronaca, con una spiccata attenzione agli operai e ai lavoratori in genere e alle loro mobilitazioni, in osservanza alla sua dichiarazione di voler essere un giornale popolare; si può osservare però anche una progressiva e maggiore attenzione allo sport. Frequenti sono le notizie sulla Casa Savoia. Si schiera immediatamente a fianco del fascismo nel momento in cui quest’ultimo giunge al potere, come testimonia bene l’editoriale del 6 novembre 1922, intitolato Virtù di popolo. Il giornale pubblica anche cronache locali da Verona, Belluno, Vicenza, Treviso e Padova.
Supplementi
Al n. 18 (25 aprile 1923) Numero straordinario di San Marco, pp. 2, con poesie e programma della giornata.
Annotazioni
Alcune inserzioni pubblicitarie segnalano la possibilità di abbonamenti per il 1924, indicazione che farebbe intendere, almeno nei propositi, una continuazione del giornale dopo il 1923.
Reperibilità
Museo Correr
Collocazione
Giorn. B 18
Consistenza
I, n. 1 (22 maggio 1922) – I, n. 3 (5 giugno 1922); I, n. 5 (19 giugno 1922) – I, n. 10 (24 luglio 1922); I, n. 16 (7 agosto 1922); I, 18 (21 agosto 1922) – I, n. 20 (4 settembre 1922); I, n. 22 (18 settembre 1922) – I, n. 26 (16 ottobre 1922); I, n. 29 (23 ottobre 1922); I, n. 31 (30 ottobre 1922); I, n. 33 (6 novembre 1922) – I, n. 40 (25 dicembre 1922) – II, n. 6 (12 febbraio 1923); II, n. 9 (26 febbraio 1923) – II, n. 26 (18 giugno 1923); II, n. 28 (2 luglio 1923) – II, n. 38 ( 10 settembre 1923); II, n. 40 (24 settembre 1923) – II, n. 45 (28 ottobre 1923); II, n. 47 (12 novembre 1923) – II, n. 51 (10 dicembre 1923)
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