Vita periodico
1912
Titolo
Perchè i Lavoratori aprano gli occhi!...
Sottotitolo
Pubblicato a spese e cura della Società Cooper.va Caricatori e Scaricatori Merci dello Scalo ferroviario di S. Lucia
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Premiata Tipografia Romolo Pilla & C.
Numero pagine
4
Formato
46x33,5
Prezzo
s.i.p.
Periodicità
Numero unico
Cronache locali
Si
Firme e collaboratori
U.d.M., Il consiglio della Cooperativa (Cipriano Ferretto, Angelo Dauros, Luigi Pietrobon, Ettore Fornezza, Giovanni Orivati, Giacomo Paggiano, Giacomo Della Puppa, Luigi Vio, Vittorio Bassinello, Angelo Furian, Angelo Venuda)
Profilo storico editoriale
“Quando tutti, chi più chi meno, gli davano causa perduta, gli pronosticano miseria, malanni, dolori e simili accidenti, e lo consigliavano inoltre a subir rassegnato il duro destino, Giacomo Contavalli, quasi solo, resistè impavido alla procella, lottò e vinse. Aperti gli occhi, come il biblico cieco di Gerico, Contavalli, trovò allora la sua strada. Proprio così! E quando i suoi attuali denigratori – novelli eroi della sesta giornata – a battaglia finita, cercarono con tutte le moine nelle quali sono maestri, di ricondurre la pecorella all’ovile, questa si ribellò, e preferì rimaner di razza selvaggia. Fu decisa allora la sua… posizione politica: Contavalli non fu più designato ad esempio di tutti gli organizzati per la sua intelligenza, la sua tenacia, il suo spirito battagliero ed altruista messo a vantaggio della buona causa proletaria, no: la musica cambiò tono, oggi è diventato un … coglione (parola del loro vocabolario), un ingenuo, un uomo che non sa quello che fa! Ecco dunque i compagni di lavoro del Contavalli ad insorgere compatti contro i denigratori del loro compagno: ecco qui senza pretese e fronzoli letterari, senza nessuna abilità polemica, senza sarcasmi e satire mordaci, la loro semplice veritiera parola, che ha tanto più valore in quanto è scritta tutta di solo pugno di lavoratori, che la vollero resa pubblica, nonostante il contrario parere di vari amici, fra i quali, non ultimo, chi scrive le presenti righe. Contrario parere, ho scritto, poichè il fenomeno esclusivamente Veneziano del partito Socialista, come tutti i fenomeni patologici, per scomparire ha bisogno che il male segua il suo fatale corso naturale… Apparecchiamoci piuttosto, e fra non molto, ad assumere con animo sereno e virile il grave pondo di riedificare sulle ruine che ci lascieranno in triste retaggio la casa del lavoro, dove non possano mai allignare idee settarie, nè odi e neppure questioni personali”, U.d.M, [Editoriale].
Come si intuisce dall’editoriale di apertura l’intera pubblicazione polemizza vivacemente con il Psi veneziano che ha criticato il Contavalli per due articoli pubblicati su “L’Adriatico” il 18 e il 23 settembre in merito agli incidenti scoppiati durante la festa dei giornalai. In seconda pagina si ripercorre la cronistoria della cooperativa (nata nel 1903); viene anche pubblicata l’autodifesa di Contavalli dove si attacca il leader socialista Musatti e si evince la simpatia nei confronti di Fradeletto (altro motivo delle ire socialiste).
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
Numeri unici 67
Consistenza
12 ottobre 1912
Conservazione
Buona
Compilatore
Parole chiave