Vita periodico
1947
Titolo
Sveglia giovani!
Sottotitolo
Periodico studentesco
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Tip. F. Sorteni
Sede
Redazione: Dorsoduro 2876; amministrazione: Dorsoduro 2650
Numero pagine
4
Formato
50x34,5
Prezzo
£. 15
Periodicità
Indefinita
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore: Wladimiro Dorigo; condirettore Anna Cocco; responsabile: Angelo Carrer
Firme e collaboratori
Bnm: Giorn. 138
Wladimiro Dorigo, Anna Cocco, Nino Vascon, Ivana Schiavi, Renato de Grandis, Aldo Rinaldo, Enzo Luparelli
Profilo storico editoriale
“«Sveglia giovani!» è un giornale nuovo per modo di dire, giacché la gran massa dei nostri amici lettori, senza lasciarsi impressionare da «Anno I – N. 1» riconoscerà delle firme ormai note, leggerà con piacere il continuare di una polemica amichevole, ma senza debolezze e compromessi, troverà uno schema già provato ed approvato di giornale studentesco. (…) Amiamo essere chiari e precisi, e diciamo subito che siamo cristiani, cioè convinti seguaci di un Giovane di trenta anni che ha dato al mondo dei principi immortali. (…) Attendiamo disapprovazioni e consensi, derisione e fiducia, vogliamo che si comprenda che parliamo di arte e di sport, di cultura e di vita, di giovinezza e di amore perché li riconosciamo mezzi potenti di sublimazione dell’individuo e di progresso della società, crediamo che i giovani di oggi, che con una inusitata e ben strana esperienza hanno provato cosa voglia dire sonnolenza e sottomissione, annientamento e sfiducia, saranno con noi! Queste sono le nostre idee e il nostro programma, queste colonne la nostra lotta e la nostra bandiera!”, W. Dorigo, Programma, I, n. 1 (8 marzo 1947).
Il periodico informa sull’attività delle associazioni studentesche, interessandosi anche di questioni culturali (teatro, cinema, musica, novelle) e vicende di attualità; la rubrica L’erba del campo pubblica invece le corrispondenze ricevute. Un riquadro pubblicato in prima pagina denota anche un orientamento politico: “Sono giornate di lutto e commozione. Hanno lasciato il cimitero e la chiesa, la scuola e il cantiere. Li abbiamo visti raggrumati in un nodo di dolore, stretti i padri alle spose, i figli alle madri. Il loro sguardo era la più terribile accusa contro i colossi della guerra incapaci di apportare la pace. Fratelli di Pola e dell’Istria, di Fiume e di Zara: tutti gli italiani soffrono il vostro tormento, anelano la vostra speranza. La Serenissima vi accoglie nel largo amplesso della sua regale maternità”.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
PER.DDS. 155.9
Consistenza
I, n. 1 (8 marzo 1947)
Conservazione
Buona
Compilatore