Vita periodico
1908
Titolo
Tagliamo i ponti!!
Sottotitolo
Emanato dal proletariato Sindacalista iscritto alla Camera di Lavoro
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
Prem. Stab. “Emporio”
Numero pagine
2
Formato
La scheda è stata redatta sulla base di una copia digitalizzata
Prezzo
s.i.p.
Periodicità
Numero unico
Firme e collaboratori
Gli Operai Sindacalisti, Senocrate, Un proletario autentico, P., Favilla, Sbarazzino, Gruppo Anarchico
Profilo storico editoriale
“Siamo i più vecchi organizzati, siamo coloro che furono sempre i primi a combattere sugli spalti dell’organizzazione, siamo l’avanguardia e la retroguardia del proletariato Veneziano, siamo niente e siamo tutto. (…) Ammaestrati dal passato che noi con brevi linee anzi con brevi cenni abbiamo cercato di descrivere, noi siamo profondamente convinti che le C. di L. non potranno avere vita seria e duratura se non dirette e condotte per esclusiva volontà di proletari autentici che abbiamo un solo scopo ed un solo ideale: quello di emanciparsi dello sfruttamento capitalistico. (…) Tagliamo i ponti! Si! … E niente equivoci … O noi, o loro! Noi nelle C. di L. non vogliamo idoli, non vogliamo padri putativi, non vogliamo scienziati, arrivisti, detta leggi, pancie piene, mani da levatrice. Vogliamo che tutto funzioni a merito e per esclusivo nostro volere. Se vi saranno colpe saranno nostre. Vogliamo che il lavoratore sappia emanciparsi da sè stesso, non che ottenga un miglioramento di mercedi col sacrificio di scioperi da una parte, mentre tutto tutto gli vien tolto dall’altra sotto forma di rincaro di viveri e di affitti. I nostri compagni non sono aggiogati al carro di nessuno, chi li vuole così li voti per essi. Chi vuole differentemente voti per chi crede così avrà assicurato il cinematografo … in questa e nell’altra vita”, Gli Operai Sindacalisti, Niente equivoci.
Il numero unico esce in prossimità delle elezioni per il rinnovo della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Venezia sostenendo le posizioni e i candidati dell’ala “sindacalista-rivoluzionaria” (Giulio Maistrello, Angelo Da Rè, Guglielmo Galli, Anacleto Silvi, Pietro Forti, Alessandro Cesari, Umberto Caldura), criticando aspramente la politica riformista adottata nel recente passato e il ruolo esercitato dal Partito socialista veneziano e la sua deriva “borghese”. I toni sono forti e pungenti e non risparmiano “i proletari che per disgrazia del proletariato siedono in Consiglio comunale, invece che scimmiottare gli avvocati e i laureati, farebbero parlare meglio come sanno, trattare argomenti di loro competenza ed interessanti la loro classe. Il farsi vedere saccenti, eruditi, sapienti, saccenti, tecnici, teorici, mentre in fondo in fondo non sono che degli… lo credano a noi, fà apparire più ridicola la loro figura di gnomi, e di giuocati, e di riempitivi in mano a furbi che si trastullano di essi”. Il programma dei sindacalisti ha raccolto anche l’adesione della componente anarchica in quanto “a noi più prossimi, e dunque meno borghesi degli affaristi dalla bandiera rossa sbiancata”, cfr. Gruppo Anarchico, Decidiamoci!
Reperibilità
Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano
Collocazione
PIB.131, 23
Consistenza
24 ottobre 1908
Compilatore
Extra
Soggetti
Parole chiave